
LA PINETA DANNUNZIANA
La pineta dannunziana è un grande polmone verde di origini antichissime.
Nell'alto medioevo era un punto di approdo conosciuto lungo la costa adriatica, nel XVI secolo l'imperatore Carlo V la concesse alla famiglia D'Avalos che ne mantenne per secoli il possesso, tanto che il parco è anche conosciuto con il nome di pineta D'Avalos.
La vegetazione della pineta in origine si estendeva dalle coste della provincia di Teramo (a nord) fino alle coste di Termoli (a sud). Nel tempo la progressiva urbanizzazione ha diminuito l'ampiezza della vegetazione, oggi la pineta misura circa 50 ettari ma è comunque rimasta un consistente polmone verde della città.
Nel corso del Novecento è stata anche luogo prediletto di vari personaggi, tanto da assumere l'appellativo di pineta dannunziana, perché Gabriele D'Annunzio la scelse nel 1912 per la rappresentazione della "Figlia di Iorio".
Attualmente la pineta ospita molte specie animali, rettili, anfibi e soprattutto uccelli, per i quali rappresenta anche un punto di sosta durante le migrazioni stagionali.
Nella pineta abbiamo potuto osservare le risorse naturali, flora e fauna, ma anche le possibilità di praticare sport all'aria aperta: in particolare corsa e esercizi.
Il parco infatti dispone di percorsi di varia lunghezza dove è possibile effettuare corsa e camminata e, lungo i sentieri, sono presenti attrezzi in legno per esercizi di tonificazione.
A poca distanza dall'accesso del parco si trova l'Aurum, il fiore all'occhiello dell'archeologia industriale della nostra città.
Per la sua collocazione a poca distanza dal mare, l'Aurum è nato agli inizi del '900, si chiamava Kursaal ed era un edificio ricreativo al servizio dei bagnanti, rimasto in uso fino alla prima guerra mondiale.
Il Kursaal fu progettato dall'architetto Antonio Liberi (Spoltore 1855 - Roma 1933) con uno stile semplice ed essenziale, che ricorda il modello delle antiche ville suburbane --> la facciata, in mattoni, è caratterizzata da un doppio loggiato, con semplici elementi decorativi liberty di colore bianco, come i capitelli e le cornici marcapiano.
Dopo la prima guerra mondiale il Kursaal cambiò destinazione d'uso e venne scelto dall'imprenditore Amedeo Pomilio come sede della sua attività di distilleria per la produzione del liquore Aurum.
Da impresa artigianale la produzione si estese anche ad altri liquori, dando vita ad una vera e propria produzione industriale, conosciuta ed apprezzata su tutto il territorio nazionale (es. D'Annunzio).
Fu così che nel 1938 l'architetto toscano Giovanni Michelucci (Pistoia 1891 - Fiesole 1990) fu chiamato a progettare un ampliamento dell'edificio, per renderlo adatto alle nuove esigenze di produttività. È a Michelucci e all'ingegner Zeni che si deve la parte a forma di ferro di cavallo aggiunta alla parte posteriore dell'edificio.
Oggi l'Aurum è una grande struttura a disposizione della città ed ospita sempre nelle sue sale attrezzate vari tipi di eventi: matrimoni, conferenze, esposizioni d'arte.
![]() Anatre nel laghetto della Pineta dannunziana - Pescara. | ![]() Una festa di colori tra la vegetazione della Pineta dannunziana - Pescara. |
---|---|
![]() Passeggiate e sport fra i pini della Pineta dannunziana - Pescara. | ![]() Esercizi all'aria aperta con gli attrezzi del percorso vita. Pineta Dannunziana, Pescara. |
![]() Esercizi all'aperto con gli attrezzi del percorso vita. Pineta Dannunziana, Pescara. | ![]() Tavoli da pic-nic all'ombra dei pini. Pineta Dannunziana, Pescara. |